Siamo pronti e finalmente il progetto di una Muay Thai vera, originale, marziale, a cui non manca nulla e certificata al 100% si appresta a partire!
Di cosa stiamo parlando? Dopo anni di preparazione, collaborazioni ed incontri per far capire il progetto, con la recente convention di settembre a Milano della BTF (Born to Fight) è stato presentato il futuro della Muay Thai a livello nazionale e mondiale!
Tu che fai Muay Thai sai di cosa stiamo parlando? Tu che sei istruttore, magari Maestro sai veramente cos'è la Muay Thai e che requisiti bisogna veramente avere per poterla insegnare, oltre che praticare?
Abbiamo scritto chilometri di parole e ripeterle significa che il messaggio è arrivato ma non recepito del tutto ed allora chiedo: Tu che pratichi ed insegni lo sai che la Muay Thai rappresenta un Popolo, una Nazione? Sei fermamente convinto che un pugno, un calcio, una gomitata magari un clinch che sembra un ballo lento rappresenti i Thailandesi?
“Muay Thai full rules /K1” che rappresentano un popolo? Dai, non scherziamo e non prendiamo in giro questa Nazione che ci ha veramente dato tanto. La Muay Thai è un’Arte Marziale complessa ed antichissima e la parte sportiva una sintesi della parte ancestrale da cui si sviluppano le tecniche di combattimento. Punto.
Ora chiedo l’attenzione di tutti, anche di quelli che “ci odiano”, perché stiamo reindirizzando la storia sulla giusta via, controvertendo quel messaggio sbagliato che ad ora ha portato ad un'involuzione di questa nobile arte!
In seno alle più grandi organizzazioni nazionali ed internazionali, a chi sovraintende la Muay Thai in Thailandia e alla più grande realtà, sempre su suolo siamese, abbiamo fondato in Italia questo Istituto di alta formazione pari a quello universitario thailandese proprio per riorganizzare, formare, parificare e certificare legalmente tutti anche a livello internazionale, nessuno escluso!
Quindi se conosci solo una piccola parte sportiva puoi comunque riprendere in mano la tua passione e recuperare ciò che non ti hanno insegnato o che non hai avuto modo di imparare, per poter rappresentare in modo degno e con orgoglio la Thailandia. Un programma formativo che può essere seguito in Italia e, per chi volesse in Thailandia, dove abbiamo possibilità di fare lo stesso percorso.
A chi può avere dei dubbi o delle resistenze, consigliamo di partecipare a tutti i nostri circuiti agonistici nazionali, europei ed in Thailandia! e alle MasterClass.
Se pratichi Muay Thai non puoi perseguire la vecchia politica italiana da lottatore ibrido di “Muay Thai full rules /K1” (che nella realtà non è né l’una né l’altra)...Mettiti in gioco e scegli la cosa giusta!
Per informazioni: elenabrivio@hotmail.com
Per quelli come noi, il riprendere l’attività a settembre è sempre una sfida per molteplici motivi; palestra nuova, nuovi atleti, nuovi e sempre più impegni, come pianificare l'anno didattico e cosa proporre ma soprattutto come far capire alle persone, senza passare per “professorini” o sostenuti, che la nostra per noi è una nobile missione e non una speculazione sull'iscritto di turno oppure una corsa al potere per poter dire di essere il migliore, il più bravo.
Il nostro storico parla da sé, il lavoro che facciamo in Thailandia oramai è “quello da imitare” visti i risultati ed anche se da due anni ci imbattiamo anche in Oriente nell'italian style con la solita mercificazione di attestati e gradi, noi andiamo avanti consci del fatto che noi comunque rispettiamo e siamo rispettati. Gli altri, si commentano da soli come le loro azioncine.
Quello appena passato è stato il nostro trentunesimo anno in Thailandia e sono già pronti il camp invernale e quello estivo per chi, come fatto da Claudio Alberton quest’anno, vuole toccare con mano quello che dico da sempre. Per noi è stato un grande piacere, perché poco alla volta le persone si rendono conto di come funziona l'ambiente Muay Thai in Thailandia rispetto all'Italia ma soprattutto perché è stato anch’egli testimone di atteggiamenti dei soliti italiani che ci perseguitano anche Oltreoceano, purtroppo...e come non tornare a pensare alla lotta che noi facciamo da sempre per una certificazione vera, seguendo tutte le indicazioni che ci fornisce il ministero dell'istruzione thailandese, senza sconti ovviamente….sarà forse per questo che "i soliti" scelgono sempre scorciatoie poco nobili e camuffano un'incompetenza cronica!
Già scritto a riguardo su quella che si chiama “parificazione”, causa della cacciata mia e del mio onesto e competente team da un Ente di promozione “sportiva” nel quale ero responsabile nazionale ma dove vigeva questa anomalia, ovvero chiunque si presentava con un pezzo di carta di una asd, otteneva la parificazione d’ufficio del diplomino ed a volte addirittura un grado in più...Abbiamo fatto notare la cosa…tutti cacciati, meno uno (il rappresentante della categoria: “lancia il sasso ma tira indietro la mano”).
Questo avveniva (e avviene) in Italia per i diplomi allenatore, istruttore e maestro ma ora volete il Silver Mongkon (grado di Ajarn) con facilità e senza percorso di 3 anni (più i 4 precedenti)?
Facile basta dare il primo test in Thailandia poi, chiedete a me che vi indirizzo da un Grand Master che, con una donazione, vi riconosce il silver...easy!
Tutto il mondo è paese con la differenza che in Thailandia è naturale riconoscere i gradi perchè i livelli sono diversi e perché comunque tutte le organizzazioni di Muay Thai in Thailandia se le conosci ti permettono anche questo pur riconoscendo al loro interno quello che è il “grado dei gradi”, ovvero avendo un’etica, un codice d’onore.
Etica che ha poco a che fare con chi, farang, sceglie questo modo facile e veloce per bruciare tappe e diventare Arjarn/Grand Master “sulla carta”.
Al di là di questa simpatica novità che ci fa solo fare un sacco di risate, gli obiettivi del summer training sono stati tutti raggiunti!
Claudio Alberton ha sostenuto il duro esame senza sconti ed aiuti per il White Mongkon, riproponendosi il prossimo anno di esserci nuovamente per proseguire il suo personale percorso didattico e formativo.
Elena Brivio invece è la prima Silver Mongkon diplomata con successo dopo 3 anni di intenso studio ed anche lei senza sconti, inoltre insieme al sottoscritto è arbitro internazionale...gli unici veramente abilitati!
Che dire, da una parte l'eccellenza e la bella e vera Italia, dall'altra l'anomalia genetica che cerca di insinuarsi ma, come diceva un noto film, noi siamo la cura e l'Italia inizia ad aprire gli occhi isolando questi ambigui personaggi.
Per il resto rientrare in Italia è sempre un trauma perché settembre è il mese di chi, a livello federativo, le spara più grosse e noi siamo basiti da tutto questo rumore perchè alla fine chi ci rimette è sempre lo sport, l'atleta.
Anche noi, ribatterebbe qualcuno, le “spariamo grosse” anzi, di più! Ma come diciamo sempre e da sempre, venite con noi in Thailandia e vedrete chi veramente dice la verità.
Questo mese ripartiamo in una nuova palestra in Milano (la 360 Gym in via Moscati 11) e siamo sempre in Brianza, da 15 anni con i nostri corsi…Il calendario è intensissimo, fra Master Class, stage, corsi di formazione, Camp in Thailandia ed in Italia, esami e competizioni.
Noi siamo al top perchè siamo un team che da decenni si mette in gioco e non si è mai tirato indietro e perché siamo consci che noi è voi, che siete curiosi ed avete voglia di avvicinarvi alla Muay Thai, praticarla, combattere magari, essere coinvolti in questo mondo vero, duro, avventuroso dove il sacrificio non basta, si va oltre.
La nostra mission primaria è insegnare, formare, motivo per cui siamo sicuri che la vostra curiosità e voglia di fare vi porterà a toccare con mano questo meraviglioso mondo, questo unico stile di vita.
Iniziate il 17 settembre! Venite a trovarci alla convention della Born to Fight (all'hotel Ramada a Milano dalle ore 16) per scoprire alcune delle novità della nuova stagione che ci aspetta!
La storia insegna, ma l’uomo non impara.
Ci sono dei momenti in cui mi fermo e penso a quello che avrei potuto essere ora se tante circostanze non fossero intervenute nel passato; circostanze anche spiacevoli ma che hanno contribuito alla mia storia personale e che senza di esse sarei uno dei "tanti", con un lavoro forse mediocre, forse una famiglia mediocre, poche soddisfazioni personali, niente da raccontare...insomma una vita piatta che, vista dalla mia prospettiva sembra impensabile ma rispettabilissima, vista da quella di molti altri normale e soddisfacente.
Si potrebbero aprire mille parentesi su quello che si poteva fare e non fare, dire oppure stare zitti una cosa è certa, noi siamo artefici del nostro destino, noi decidiamo.....se vogliamo e ne siamo coscienti, e quindi padroni della nostra vita possiamo essere ciò che vogliamo.
Ovvio è una congiunzione di casualità, educazione, formazione, sani stimoli famigliari, l'aspetto socioculturale, tante cose che determinano ed indicano "via" ed aiutano a crescere.....e poi l'obiettivo che stimola ed è il sale di tutto quello che verrà!
Essere protagonisti della propria vita credo sia un dono che inconsciamente ci viene dato e sta solo a noi riconoscere e sviluppare, portando a termine questa missione che poi è la vita stessa.
Partendo da ciò ad una persona poi può essere attribuito il ruolo ulteriore di Leader, Boss, Presidente, Guida, Maestro....la chiave di volta è tutta qui: tra chi è solo il “Titolo” ed in cui il Titolo viene prima della Persona, e chi invece ha qualità morali per cui quel Titolo è una dote, in cui la Persona rispecchia i tanti valori coltivati negli anni e, forgiata dalle innumerevoli prove a cui siamo sottoposti, ha in sé il Titolo.
La storia, non solo la mia personale, mi è sempre piaciuta anche sotto questo punto di vista, dove abbiamo dei grandi e nobili esempi di persone che hanno segnato il passato, quello vero, dell'umanità. Quello che prendo di buono sono le loro gesta, magari anche crudeli, ma che rivisitate alla luce dei nostri giorni ti fanno capire se il tuo comportamento, quello che fai, il tuo credo va nella giusta direzione.
Ma soprattutto ti fa capire che ora, sono veramente poche le persone che hanno doti e qualità tali da rispecchiare la figura di una guida, di un leader.
Alessandro Magno, Scipione, Giulio Cesare, Napoleone e più recentemente l’ammiraglio Nelson, Rommel, fino ad arrivare a Luigi Durand de la Penne e con lui il suo fantastico team.
Si parte da lontano, e vorrei fare notare che dopo la seconda guerra mondiale quasi nessuno ha potuto vantare certe doti…certo, magari si autocelebrano definendosi "capi", magari eletti "presidenti", oppure dandosi gradi ed atteggiandosi da esperti e grandi maestri ma avevano bene in mente le caratteristiche che doveva, deve, avere un leader. Ora le odierne “figure” possono dire lo stesso?
Guardando alla storia e confrontandola con la loro persona e la loro vita riescono con onestà a vivere questa responsabilità che li vede non solo dare direttive, ma li dovrebbe vedere dare l'esempio anche sacrificandosi....?
La storia recente nel mondo delle ARTI MARZIALI e sport da ring li smentisce e mi spiace perché se veramente avessero una piccola parte di questo storico, di questa vita, di questo DNA... se veramente fossero...ad esempio...saliti sul ring onestamente, avrebbe fatto la differenza, come avrebbe fatto la differenza semplicemente l'onestà di riconoscere che sono le persone sbagliate magari al posto giusto.
La storia recente è, ahimè, fatta anche da chi comunque li segue credendo in loro, nel bene e nel male.....Ecco il vero dramma, questo!
Chi se ne importa, ad un certo punto, se uno vuole essere il capo di tutto oppure essere il più certificato se poi quello che possiede di materiale non corrisponde alla più banale, ma veritiera, delle regole di vita.....essere se stessi!
Quando noi ci promuoviamo come professionisti del settore cerchiamo sempre di confrontarci perché proprio li si vede la differenza; questo dovrebbe essere di esempio per tutti quelli che inseguono un sogno, l'obiettivo, una via e spesso purtroppo incappano in questi piccoli uomini che mentendo, danno un esempio sbagliato che ha importanti ricadute su tutti quelli che credono in loro.
Noi non abbiamo l'arroganza di dire che siamo i migliori, ci mancherebbe, però è arrivato il momento che voi tutti apriate gli occhi e che nel vostro piccolo iniziate a prendere coscienza del fatto che magari qualcuno vi sta usando per i suoi interessi, i suoi scopi e i suoi poco nobili obiettivi.
Qualcuno potrebbe confondere certi atteggiamenti e segnali per veridicità oppure buone azioni, ed allora che fare? Informatevi!
Provate e riprovate perché va bene l'entusiasmo ma, se devo stare bene questo benessere deve corrispondere al 100% e devo avere delle risposte.
Ad esempio, se la mia “via” è quella di diventare istruttore di K1, sicuramente mi affiderò a quel Maestro e quell'organizzazione che rispecchia veramente i valori del K1 (che io andrò a cercare informandomi a monte) e non accontentandomi solo di un pezzo di carta che certifica e giustifica la mia "nomina" a capo, istruttore , maestro magari.....
Se il mio obiettivo sono le competizioni ed arrivare ad essere un atleta Pro, ancora più facile perché sono pochi quelli che possono vantare un passato anche sportivo ed allora mi domanderò....quanti anni mi serviranno e quanti match per passare da dilettante a Pro? Cosa si studia? Che sacrifici dovrò affrontare? Chi mi accompagnerà durante tutto il percorso?
Ovvio direte voi....peccato che nell'anomala Italia ci troviamo con degli atleti Pro che hanno alle spalle 15 match e neanche due anni di anzianità e magari hanno già vinto uno dei tanti mondialini con il risultato che quando iniziano a misurarsi seriamente con altre realtà scoprono che è veramente dura ma, visto che sono stati forgiati e guidati da altri “guerrieri” come loro l’epilogo classico sarà sempre “è vero, hanno perso MA il loro avversario è andato via zoppicando....hanno perso PER colpa del regolamento….hanno perso MA loro hanno vinto moralmente.”
Avete perso e basta, punto!
Quando un mio atleta perde è un momento molto delicato, di silenzio prima, di analisi motivazionale poi.....qua in Italia invece ormai chi perde è come se avesse vinto, sempre!
Esempi sbagliati, filosofia sbagliata, gente sbagliata ma noi ci crediamo, ci crediamo veramente e allora per persone come il sottoscritto salito per primo su un ring in Thailandia, che primo faceva il punto e poi saltava da 4.000 metri oppure apriva la pista nei freeride sulle montagne di mezzo mondo piuttosto che chiedere ai propri uomini di seguirlo in "cose" più da guerrieri, è la normalità andare avanti dando esempio anche a costo di costante sacrificio....
Quindi chiedetevi, anzi chiedete ai vostri Maestri, Capi, Boss, Presidenti.....”cos'hai fatto nella tua vita per poter giustificare il tuo titolo?”.
La “Via” può sembrare una maledizione, una strada sempre in salita e molto faticosa, piena di pericoli ed interessi trasversali che per ogni centimetro guadagnato te ne fanno perdere dieci....anni ed anni dedicati ad un sogno, un progetto, allo studio, con una vita personale solitaria perchè alla fine ti ritrovi solo con te stesso ed allora ecco che parte delle persone ti tacciano di egocentrismo, esaltazione senza sapere o capire la fatica ed i sacrifici che ti hanno portato fino a quel punto della tua Via....
Persone cieche che vedono solo ciò che vogliono, ed allora arrivi ad un punto della tua vita dove devi fare scelte!
La Storia (quella con la S maiuscola, quella delle svolte e degli avvenimenti che hanno gettato basi) è da sempre scritta da grandi Uomini che ne hanno fatto parte e allora la scelta è semplice, per ragioni quasi imbarazzanti quanto ovvie, ma impegnativa perchè già cosciente che quella categoria di uomini ciechi sarà esclusa da tutto.
In poche righe ho sintetizzato una vita e quello che sarà il futuro, un futuro dettato e scritto da persone che hanno un passato di cui essere orgogliosi e fieri!
Noi, io, non abbiamo niente da nascondere (o di nascosto), tutto è scritto ed il tempo parla per tutto quello che abbiamo fatto e dato in ambiente marziale....visto da fuori può sembrare una sorta di martirio, di cilicio ma del resto se una persona ha un sano progetto, una giusta Via, è onesto con se stesso ed ha messo davanti a tutti regole e valori imprescindibili tutto è chiaro, anche per chi si comporta come lui e non siamo in pochi....ora!
Dite la verità, quante ne avete viste ma soprattutto sentite negli anni?
Non devo convincere nessuno su cosa è meglio per ognuno nella propria vita ed interessi ma una cosa è certa, io so cosa voglio.
E questa ferma volontà mi porta costantemente a pormi delle domande, domande che interrogativamente oggi condivido.
Vi sembra possibile che una persona con sani principi possa collaborare con un’altra che per anni ha utilizzato il suo marchio (FIMT....) illegalmente?
Voi vi fidereste di chi, oltre a far valere un principio di disonestà, non rispetta un accordo pretendendo per i tanti malcapitati una doppia affiliazione (uno dei tanti palesi modi di legare a sé atleti in nome del business) e voltandoti le spalle per opportunismo? Ovviamente no, direte….già ma alloro chi, fino ad oggi gli ha permesso questo? Io no!
Voi vi fidereste di persone che comprano i gradi e ben sapendo di perpetuare nell'inganno si fanno passare per “guru”? Oppure pagano per vincere match? E di chi non essendo mai salito su un ring si inventa un cv sportivo da fighter ben sapendo che noi vecchi sappiamo tutto di tutti, o sottovalutando la nostra memoria?
Voi vi fidereste di persone che parlano dei morti a proprio vantaggio?
Solo chi ha vissuto la Doria sa che il Grande Ottavio Tazzi aveva passione ed anche tempo per pochi eppure esiste questa categoria di persone che lo fa passare come il proprio mentore per farsi un po’ di pubblicità e guadagnarsi qualche like in più sui social....(come se la personale credibilità e valore sia misurata in “pollici”).
Voi vi fidereste di persone che vogliono tutto, potere, immagine, guadagni fatti su noi che veramente abbiamo vissuto una vita dura di privazioni, sacrifici, botte ed altro?
Prendereste come esempi di vita persone che si definiscono leggende….miti? Ma voi sapete chi può definirsi una leggenda, un mito?
Portereste rispetto per una persona che insulta una cintura superiore oppure un vero Grand Master....magari Thailandese?
Capite che la scelta anche se avete un colore politico o ideali sociali diversi, appare semplice?...è lì, dipende da cosa volete nel presente ma soprattutto nel futuro!
Questo è Karma, un cattivo Karma....
Badate bene quando si parla di Karma si pensa sempre alle azioni negative/positive che hanno portato l'essere in una condizione che magari per lui è la normalità, parte della sua vita, senza però comprendere che la condizione di essere che non ha la giusta spiritualità per decidere di cambiare il proprio corso della vita, è essa stessa Karma anzi è lo stato puro del Karma, il Karma del non ritorno!
Si perchè se non si ha coscienza che il proprio comportamento negativo danneggia altri allora nessuno può fare più niente per lui…la cosa peggiore? il cieco seguito che hanno!
Quindi che fare? Come comportarsi?
Il nostro essere al di sopra di tutto non potrebbe essere inteso come l'alter ego dei nostri antagonisti?
Personalmente non ho mai sottratto atleti ad altri, ho sempre rispettato chi meritava rispetto, sono da sempre in prima linea, non ho mai detto ai miei atleti di non andarsene, anzi: “provate e poi ditemi le differenze”, mi piace il confronto, non ho mai abbassato la testa e non sono mai scappato, ho sempre rispettato e fatto rispettare le regole perchè deve essere così e per questo ho sempre pagato…pagato anche recentemente e paradossalmente all’interno di un Ente di promozione sportiva perdendo tutto il lavoro di quattro anni, ma io sono qua a raccontarlo con la tranquillità di chi sa di aver agito onestamente e loro continuano la mercificazione di diplomi equiparando carta straccia.
Certo è dura perchè l'interesse prevale, perchè in Italia è più facile apparire e mentire ma fidatevi, per chi veramente è abituato a lottare e far valere un principio, un sogno, la verità, tutto appare meno faticoso ed a tutti questi signori posso solo dire una cosa, continuate così, ci state facendo solo un favore!
Noi dal canto nostro, dopo un inizio dell’anno costellato di iniziative tra manifestazioni, master class, corsi di formazione e viaggi internazionali, siamo al lavoro per ulteriori importanti appuntamenti quali:
9 maggio – tappa a Bologna del Torneo Nord WTKA, che culminerà i primi di giugno all’interno del Rimini Welness
19 giugno – Summer Fight Championship organizzato dalla nostra family Born to Fight/WTKA, con 6 cinture nelle discipline Grappling, MMA, K1 e Muay Thai Extreme (a breve tutti i dettagli)
Esami di passaggio di grado nelle diverse discipline con anche una sessione di esame all’interno della manifestazione del 19 giugno.
Ultimo appuntamento, non in ordine di importanza, il viaggio training in Thailandia (sessione estiva) che ci vedrà impegnati nei mesi di luglio ed agosto e che, per chiunque fosse interessato, può rivelarsi una piacevole scoperta e un testare con mano quanto frequentemente diciamo….ovvero che la Muay Thai è un mondo ed Arte molto ma molto di più complessa e profonda di come spesso viene “venduta”.
Questo non deve spaventare anzi, al contrario, fateci tutte le domande del caso, contattateci e partite con noi!
Negli anni molti luoghi comuni hanno portato ad una distorsione di quello che è realmente la Muay Thai - Muay Boran; disinformazione, falsa informazione, regolamenti introdotti di recente, le miriadi di associazioni thailandesi che fanno i propri interessi commerciali sullo straniero (partner molto spesso consenziente e consapevole di questo business)...tu vuoi, pagando, io ti do!
Dopo 31 anni di Muay Thai mi accorgo che non basta la serietà oppure il buon lavoro, bisognerebbe essere come molti e vendere quello che il "guerriero" del XXI secolo vuole...il Big match già scritto e vinto a prescindere, il Vero maestro che insegna le “tecniche segrete”, la Vera ed Unica organizzazione che ha autorità!
Ma non basta neanche Internet attraverso cui una persona con un minimo di curiosità e senso critico può tranquillamente vedere come è veramente regolamentata la Muay Thai in Thailand e nel mondo...Cecità? Ottusità? Semplice opportunismo?
E’ vero, mi faccio un sacco di risate quando leggo degli incredibili trascorsi di molti nei camp in Thailandia come dei "test" che fate per i gradi...certo che manco di rispetto e come potrei far finta di niente quando sembrate schegge impazzite volte solo ad emergere?
Quando ho fondato la FIMT, quella ORIGINALE, prima organizzazione a livello mondiale nella formazione...1991 (lo Statuto parla da solo).....mi sono speso per informare e formare ma la generale arroganza, la presunzione, la ricerca della via facile hanno avuto il sopravvento, con internet poi, usato solo per screditare e disinformare avete fatto un danno più che generazionale!
E non è neanche bastato mettersi a disposizione dicendo sempre “io sono qua, dimostratemi che ho torto, confrontatevi con me”.
Signori, questa e un’Arte Marziale militare e non bastano le vostre parole oppure fare i pseudo-guerrieri!
Ci vuole onore, onestà, capacità razionali di mettersi in discussione e non fare a gara su chi e più bello, certificato, autentico...le cose sono scritte, depositate, reali basta aprire gli occhi ed essere onesti con se stessi e con gli altri!
Mondiali
Attualmente in Thailandia abbiamo TRE mondiali di cui uno nelle prossime settimane in Europa...strutturati da tempo hanno si una sorta di patrocinio da qualche istituzione ma...se ancora non lo avete compreso tutto ha un prezzo per cui, basta pagare! Come validità ha solo l'illusione di far dire al Farang “ho fatto un mondiale in Thailandia” e basta!...e non vuole dire niente che i thai stessi portano rappresentanti anche in questi tornei, qua da noi è uguale!
Esiste il vero mondiale in madrepatria, esiste, ma è aperto solo ai thai.
Senza dimenticare che per i thai è vincere la cintura nei Channel il vero prestigio, stop!
IFMA
Perchè non è Muay Thai?
Semplice lo dice l'acronimo stesso (sperando che qualcuno si sia mai fermato a coglierne il senso) e, protezioni a parte che danno validità a quello che scrivo, il regolamento seguito è un regolamento internazionale e NON quello ufficiale thailandese quindi a prescindere non è Muay Thai.....E se, come immagino, pensiate che lo dica perché di parte, vi invito a chiederlo a chiunque in Thailandia.
E anche se dietro questa sigla abbiamo il futuro re, fidatevi è solo per immagine come la partecipazione thai che, finalmente, loro stessi stanno iniziando a rivalutare ricordando quanto nelle passate riunioni facevo notare loro, ovvero che è un’anomalia avere un Farang che controlla con questa organizzazione occidentale una pseudo Muay Thai in 120 paesi!
Ora sono molto attenti e stiamo lavorando per risolvere il problema.....
Formazione
Ad ora non esiste sia in Italia che in Europa/Middle Est/Americhe/Asia una formazione corretta di questa Arte Marziale, i vari corsi di formazione sono a volte stage della durata di poche ore dove i requisiti per accedevi sono minimi con la conseguenza di avere nel futuro un “professionista” del settore che in realtà conosce ed ha una preparazione del 10%; questa politica dozzinale è ad ora vincente proprio perché da a tutti la possibilità di avvicinarsi a questa disciplina, snaturandola nella sua essenza di Arte Marziale e consolidando così un livello qualitativo molto basso.
Per poter insegnare correttamente la Muay Thai Boran bisognerebbe prendere come riferimento gli standard richiesti dal ministero dell’istruzione Thailandese e dal ministero dello sport Thailandese; non fanno testo le varie organizzazioni patrocinate dal ministero dello sport esistenti sul territorio Thailandese perchè i loro servizi sono promossi e rivolti agli stranieri, campionati del mondo compresi, quindi solo un business legato allo “straniero” ma senza ufficialità. Il grado infatti che si consegue in queste organizzazioni ha solo valore rappresentativo ma non legale (ed infatti può essere “tolto” per dissapori con i vertici come la recente storia di un “bramajarn” italiano insegna).
Loro stessi per poter insegnare in Thailandia hanno due vie che sono il Ministero dell’istruzione o dello sport!
Ministero dello sport…..Il Ministero dello sport in Thailandia si potrebbe paragonare al nostro Coni; mensilmente organizza corsi della durata di un paio di week end per rilasciare le licenze di vario livello ABCD (mai sentite nominare?), ogni lettera rappresenta un grado e per poter accedervi bisogna avere la giusta anzianità sia sportiva che agonistica, quello che viene rilasciato è un certificato, anche per il più alto livello, di SOLA Muay Thai sportiva. Ad ora è vietata agli stranieri la partecipazione a questi livelli.
Inoltre sempre il ministero dello sport ha la quasi totalità della gestione (cosa ben diversa dal patrocinio o dalla manifestazione d’interesse) sportiva della Muay Thai, titoli e cinture comprese, ovviamente quelle ufficiali e legali.
Università (organo diretto del Ministero dell’Istruzione)…Ad ora l’istituzione che per completezza forma l’aspirante Maestro al 100% e verso la quale, anche le varie associazioni Thai dopo il grado di Grand Master (Golden Mongkon), indirizzano i propri associati, consigliandogli di frequentare corsi ad hoc per parificare il proprio grado sostenendo esami universitari se hanno i requisiti necessari, quindi una pratica trentennale e più nel mondo della Muay Thai, aver fatto dei match, essere diplomati ed avere una cultura generale molto alta; quello che viene rilasciato loro è sì un diploma universitario che comunque non avrà mai il medesimo Valore di quello conseguito con la frequenza della facoltà universitaria.
Questa parificazione, comunque universitaria, è stata creata apposta per i Thailandesi che comunque per legge devono essere diplomati per poter insegnare e gestire palestre.
Accanto a questi abbiamo i corsi per accedere ai primi tre livelli di insegnamento Assistente istruttore – Istruttore – Maestro, creati e studiati per gli occidentali nel 2010, quando l’università thailandese, per la prima volta dopo 60 anni dalla sua nascita, mi ha aperto le porte consentendomi di frequentare la facoltà traducendo e lavorando con loro alla creazione di un percorso volto a chi cerca una formazione di alto livello, mantenendo i programmi universitari completi e riconosciuto in tutta la Thailandia.
Dopo questi primi tre livelli, dove i requisiti fondamentali sono al pari di quelli chiesti ai Thailandesi, segue la formazione per i successivi 2 livelli: Arjarn e Ajarn Yai (Grand Master), con piano di studi che, sia per gli studenti Thailandesi che per quelli occidentali (occidentali dal 2013) è strutturato in un percorso di molti anni di studi e test.
Per gli occidentali il percorso è riadattato in maniera tale da risultare concentrato in termini di frequenza (solo spaziale ma non temporale) quindi doppiamente impegnativo.
Quello che si acquisisce con gli ultimi due livelli (e quindi i requisiti per poter insegnare la Muay Thai) sono:
Preparazione Atletica - Scienza dello sport – Comunicazione - Abilitazione all’insegnamento bambini/anziani - Storia e sociologia legata alla Thailandia (compresa la parte religiosa) - Professore di Muay Thai sportiva - Professore di Muay Boran - Abilitazione all’insegnamento di aerobic muay thai e difesa personale -Management Gym e procuratore sportivo - Arbitro e Giudice.
Inoltre si acquisisce uno status sociale in Thailandia di notevole rilevanza proprio perché quest’arte marziale rappresenta una nazione, un popolo!
Tutti i programmi sono depositati. La conoscenza che si consegue è unica, nessun altro ente oppure istituzione da una formazione paragonabile.
Facciamo un esempio….grado di Maestro (mongkol giallo e rosso): esame finale molto impegnativo preceduto da una settimana di test intermedi. La valutazione non attiene solo il programma specifico del grado ma l’aspirante Maestro viene testato ed interrogato su tutto il programma dei livelli precedenti, una review non certo superficiale o ininfluente nel giudizio finale.
Indifferentemente dal grado, ogni anno si verrà sottoposti a test di valutazione ed aggiornamento che hanno lo scopo di non abbassare mai il livello didattico e valutare quanto davvero si sia appreso e trasmesso quanto imparato.
La conoscenza di tutta la Muay Thai sportiva (ovviamente nella sua lingua originale), l’analisi della difesa, la gestione dell’atleta, la gestione dell’allenamento, l’utilizzo degli attrezzi, le due forme del Wai Kru Ram Muay, Mea Mai, Luk Mai, le Chern, nozioni di acrobatica, pugilato, scienze motorie, filosofia e storia della Muay Thai, il regolamento da combattimento….non esistono improvvisazioni e tutto deve essere conosciuto alla perfezione senza tentennamenti o indecisioni.
Ayutthaya
Mi riservo di approfondire l’anno prossimo quanto va detto sull’argomento e quanto poco si conosca e si sa. Per ora mi diverto, come ogni anno, ad osservare il folcloristico (e un po’ carnevalesco) 17 marzo, festival che il thailandese tipo con il fiuto per gli affari ha infiocchettato e confezionato per il Farang tipo.