Il mio "lavoro" la mia mission è insegnare, informare, fare soprattutto chiarezza e quindi portare tutti ad un ragionamento comune ed una maggiore consapevolezza su quello che siamo ma soprattutto sulle nostre azioni che portano sempre a conseguenze. Quello che scrivo non è per i "capetti" delle varie organizzazioni, pseudo-federazioni, asdfed ed enti di promozione che mercificano diplomi, per il semplice fatto che siete consapevoli di quello che fate e non per nobili motivi! Molti accettano questo sistema parallelo per convenienza, la chiamano "opportunità" magari mascherata da una cintura di cartone, una selezione infinita per combattere chissà dove e chissà per chi oppure per cosa, anche se alla fine chi ci guadagna è sempre e solo una persona che magari ha il mio stesso grado ma insegna K1/kick. Tempo fa scrissi un bel post sull'etica dei Thai Boxers, sulle sue regole che nessuno conosce (che poi tutte le Arti Marziali hanno), regole che tutta la società civile e democratica ha, ma ora voglio andare oltre perchè credo sia una questione di coscienza personale di visione, di cultura, perchè se ognuno di noi si comportasse correttamente ed onestamente, dando anche il minimo per la collettività, non ci sarebbe bisogno di regole. Personalmente mi piace rileggerle spesso queste regole, perchè mi ricordano quello che stiamo facendo e soprattutto chi siamo....
1- Rendersi di pubblica utilità.
Ho molte qualifiche fra le quali gestioni delle emergenze e nello specifico ricerche ad alto rischio e recupero nei vari ambienti, io ed il mio staff lavoriamo da decenni nella Difesa Donna e Bullismo oltre che nella formazione di professionisti in campo militare/ forze dell'ordine
2 - Essere gentili con tutti. ovunque possibile
Da sempre e questo paga! Purtroppo non nel nostro ambiente dove le leadership ne fanno un feudo personale con conseguenze negative al movimento di cui poco alla volta scrivo.
3 - Non essere violenti nei pensieri , nelle parole nelle azioni.
"No power" cit
Il tatami, il ring, la gabbia, sono luoghi di allenamento controllato per una crescita fisica, intellettuale, di preparazione lenta e progressiva nel tempo condividendo e rispettando tutti.
4 - Essere fedeli a se stessi e agli altri.
Lo dico da sempre "avere rispetto per se stessi", partiamo da qua! Ho sempre mantenuto la parola data con tutti purtroppo molti non fanno lo stesso e basta vedere i fatti per rendersene conto. Noi abbiamo sempre dato piena disponibilità ma l'esperienza ci insegna che a parole sono tutti bravi, con addirittura il presidente di una delle più grande organizzazioni che di fronte a mia figlia mi prometteva di tutto mentendo....uno dei tanti, in Lombardia ne abbiamo molti ma anche in tutt'Italia ma poi la federazione ufficiale/#coni #Malagò insegnano.
5 - Essere perseveranti.
Dal 1986 porto avanti il progetto Muay Thai fra mille difficoltà e senza il famoso "gioco del trenino" che lascio agli altri! il mio obiettivo è sempre lo stesso.
6 - Essere disposti a sacrificarsi per il bene del proprio paese, se necessario.
Molti confondono questo passaggio con una lotta sfrenata politica, magari di estrema destra!
La Muay non deve essere identificata con NESSUNA fazione politica, tutto lo sport aggiungo perchè lo sport è sport.
Scrivo da grado più alto e come rappresentante ufficiale dell'Università che è autorità nazionale in Tailandia e nel mondo: non è la nostra mission fare proselitismi e indottrinare soprattutto all'odio, rischierei il grado andando verso questa "via" sbagliata, in Tailandia è l'esatto opposto che porta verso l'amore per la patria in modo disinteressato e comunitario per il bene di tutti, aiutando la collettività ed esaltando il concetto di "sacrificio" che non è immolazione!
7 - Avere una forte volontà ed essere risoluto.
Il mio CV parla, tutti gli altri coltivano il proprio orticello ma va bene così perchè alla fine io sono in grado di fare anche il "lavoro sporco, e bene, gli altri si affidano a youtube, l'improvvisazione, coach importati e staff affollati per formare atleti di classe N...senza nulla togliere all'atleta
8 - Mantenere un'elevata morale
Spettacolo, questo mi piace perchè non è altro che il famoso "essere ricattabile" che cito ogni volta perchè tutti avete scheletri nell'armadio sia a livello politico, sportivo, personale.
9 - Prendersi cura del nome della propria scuola.
FIMT (Federazione Italiana Muay Thai fondata dal sottoscritto nel 1991 non da #carlot) è organo istituzionale di formazione dal 1986, da non confondere con chi usa il logo illegalmente, Tiger Boxing Camp nata nel 1983 (la prima ad utilizzare il simbolo della della Tigre) primo team di Muay Thai in occidente ad ora ancora il più titolato, MTSCE l'elitè dell'elitè ed autorità in Thailandia, veri professionisti di settore.
10 - Allenarsi regolarmente.
Aggiungo sempre, con onestà e senza chimica!
11 - Non approfittare dei propri avversari violando le norme
Se fate un'analisi etica delle regole applicate al "sistema italiano" di cui parlo sempre, capirete che non è inteso solo come combattimento, perchè alla fine sono tutti uguali e per dare conferma a ciò fate caso, i capetti delle varie organizzazioni sono sempre gli stessi come le personalizzazioni del regolamento Muay.
12 - Mostrare rispetto per le regole.
Signori per 20 euro di ricevuta, non mi macchio una carriera unica e con questo dico tutto. Qua parlo per me e indirettamente con chi ho avuto modo di conoscere lavorandoci, "sistemi malati" ed incancreniti dal solito "vizio italiano" che non ci appartiene, noi siamo così.
Training in Thailandia! Chi viene con noi? Perchè non solo condividiamo, ma è un mettersi in gioco e confrontarsi con i miei colleghi (Gotha della Muay Thai in Thailandia...) ed il mio team di campioni thailandesi, per poter finalmente dire..."sono un Thai Boxer"...